Che il Chianti sia un luogo privilegiato relativamente ai suoi tesori artistici ed architettonici è innegabile, ma questo territorio nasconde qua e là anche moltissime opere di arte contemporanea, costituendosi perciò come un vero e proprio museo a cielo aperto.
Una delle prime opere che si possono incontrare la troviamo ad Impruneta, a sud di Firenze dove, in prossimità delle antiche fornaci, l’artista americano Alan Sonfist ha realizzato l’opera permanente intitolata Birth by Spear, inserita nel verde contesto di un campo di ulivi. Nata come opera dedicata alla lunghissima storia di questo tipo di coltivazione, l’installazione di Sonfist ricrea una gigantesca foglia di ulivo, tracciandola sul terreno attraverso l’uso del cotto, materiale indissolubilmente legato alla tradizione del luogo.
Proseguendo verso sud incontriamo San Casciano in Val di Pesa, uno splendido borgo sulle cui mura medievali resiste dalla fine degli anni ’90 un’opera artistica del celebre esponente di arte povera, Mario Merz. Il suo cervo, originariamente imbalsamato, fu poi ricoperto con una fusione di alluminio, a causa dei ripetuti danni alla pelliccia, provocati dalle intemperie e da altri animali, mentre oggi osserva imperioso la piazza sottostante.
Restiamo ancora nel Chianti di appartenenza fiorentina: siamo a Tavarnelle Val di Pesa, qualche chilometro più a sud. Nella centrale piazza Matteotti possiamo osservare l’opera Claudeopsis, dell’artista Dacia Manto. Ispirata dal dispositivo ottico Claude glass, capace di ampliare e modificare ciò che si osserva grazie alla particolare conformazione convessa delle sue lenti, l’opera si costituisce come una serie di specchi, posizionati in luoghi chiave del paese, creando così un dialogo tra gli elementi del territorio.
Le opere d’arte contemporanea presenti in Toscana, e nel Chianti in particolare, si risolvono come in una costellazione di stelle, tanto sono numerose, più o meno nascoste, tutte da scoprire.